Uggioso pomeriggio di giugno
che mi hai portato tanta tristezza,
muori con il nascere del sole
e dimentica d’avermi baciato.
Doloroso pensiero della notte
che sei entrato nel mio letto senza chiedere,
svanisci con l’assenza di sonno
e scordati le mie lenzuola.
Gelida brezza d’inverno
che hai avvolto le mie speranze,
placati contro questa parete di rocce
e fai volare quel bianco aquilone.
Morbosa voglia di lei
che ti sei presa possesso di me,
trasformati in altro sentimento
e fammi capace di amare.
Instabile vita di un giovane pazzo,
scegli adesso dove vuoi stare,
decidi ora e per sempre la tua forma.
Fammi cadere o insegnami a volare.